ARCANGELO SASSOLINO
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Arcangelo Sassolino assume il “conflitto” come principale parola d’ordine della sua pratica. Materiali industriali tra loro contrastanti, azioni di macchine meccaniche/termodinamichne capaci di distruggerli o di modificarne lo status, concetti limite, tensione, imprevedibilità, fragilità, pericolo, fallimento, memento mori sono una costitutiva di ogni sua opera.
Per Sassolino la scultura è un’azione imprevista e autonoma, del tutto svincolata dall’arbitrio dell’artista: l’attenzione si sposta sul processo che la genera e che corrisponde a uno scontro tra differenti materie, emozioni, forze e cicli di entropia. Pubblicato in occasione della mostra personale di Sassolino, Il vuoto senza misura (Atipografia Associazione Culturale, Arzignano, Vicenza), il volume presenta una prima ricognizione sull’intera sua ricerca attraverso una cronologia ragionata delle più importanti opere realizzate in venti anni di attività.